Gli Eloi, i Morlock, e la corsa della diligenza

Ci sono molti modi di leggere i sommovimenti che agitano da diversi anni tutti i paesi occidentali, dove una pluralità confusa di forze ‘populiste’ scuote gli ordinamenti di potere pregressi.
È arduo trovare una linea politica comune in personaggi così differenti come Donald Trump, Beppe Grillo, Viktor Orbàn, Pablo Iglesias Turriòn, Alice Weidel, Marine Le Pen, ecc., e l’appellativo ‘populisti’ serve solo a ricordare che rivendicano l’ascolto del popolo (il che dovrebbe essere un’ovvietà in regimi democratici). Questi movimenti, di destra o di sinistra, spesso confusi, tumultuosi, sgarbati, talora davvero preoccupanti, sono uniti soltanto nel loro essere ‘anti-sistema’, dove per sistema si intende l’insieme delle relazioni globalizzanti (persone, merci, capitali) governate da imperativi economico-finanziari.

Sul piano propositivo, straordinariamente difficile in un’epoca in cui tutte le carte vengono date dal ‘nemico’ (il capitalismo finanziario), queste forze si presentano non di rado come immature e semplicistiche, con strategie occasionali, circoscritte, che prendono di mira singoli sintomi piuttosto che autentici pilastri sistemici. L’insieme di queste risposte politiche non sembra all’altezza dei problemi. E pur tuttavia si tratta di una reazione vitale.

Seguendo una suggestione di H. G. Wells, chiameremo quest’eterogenea e barbarica accolita, i Morlock.

Di fronte ai Morlock stanno, come si conviene, gli Eloi.

Gli Eloi sono gli ‘insider’ che levano lamenti e lanciano anatemi contro la barbarie dei Morlock. Gli Eloi rivendicano il monopolio della moderazione e della saggezza, della competenza e della razionalità, di contro all’intollerabile irrazionalismo dei Morlock. Gli Eloi appaiono come un ceto culturalmente endogamico, che si nutre di ortodossie autoalimentantisi, e che si caratterizza per straordinaria lealtà nei confronti della mano che li nutre, quale che sia. Gli Eloi si esercitano in grandi riunioni in cui si danno ragione a vicenda e piangono sulle sorti del mondo, minacciato dall’inqualificabile rozzezza dei Morlock. E hanno ben ragione. I Morlock, tenuti dagli Eloi da sempre a panem et circenses, sono spesso davvero rozzi, soprattutto ora che il pane scarseggia (di circenses c’è invece sempre abbondanza). Gli Eloi suggeriscono sempre politiche di piccoli passi, per non spaventare questo investitore o impaurire quel mercato: si vendono come prudenti, saggi calcolatori, attenti alle minime oscillazioni di questo o quell’indicatore, una cui turbativa potrebbe scuotere la sottile razionalità, il delicato equilibrio del ‘sistema’.

E così il quadro sembra chiaro.

Da una parte abbiamo la razionalità, dall’altra l’oscurità, da una parte abbiamo il governo illuminato degli eventi e dall’altro le reazioni di pancia della plebe, da un lato abbiamo quelli che sanno cosa sta succedendo e dall’altro gli ignari, vittime di occasionali masanielli.

Dev’essere davvero così.
Eppure c’è qualche dettaglio che non sembra rientrare perfettamente in questo quadro.

Proviamo a ricapitolare, molto per sommi capi, lo status quo che riconosciamo come ‘sistema’.

Viviamo in un mondo che rivendica diritti, democrazia, umanitarismo e benessere, e tuttavia:

• Questo è il mondo in cui centinaia di milioni di famiglie ai quattro angoli del pianeta, gente che sbarca il lunario lavorando, vengono travolti ciclicamente da tempeste finanziarie di origine remota, tempeste che lasciano dietro di sé vite devastate e generazioni perdute.
– Secondo gli Eloi ciò è inevitabile, è sempre accaduto e sempre accadrà: bisogna imparare ad amare l’incertezza e attrezzarsi a risalire quando ti buttano dalla rupe. Non Esiste Alternativa.

• Questo è il mondo in cui 8 persone (che siano Avengers?) possiedono gli stessi averi della metà più povera della popolazione mondiale, ed è insieme il mondo dove vige la regola che chi ha più denaro ora, quale che ne sia l’origine (malaffare, eredità, schietto culo?) ne avrà sempre di più in futuro, mentre salvo straordinarie eccezioni chi niente aveva niente avrà.
– Secondo gli Eloi (che non sono privi di coscienza umanitaria, eh) in tutto ciò vige una tacita saggezza, non alla portata di ogni mente: “Se aveste studiato sapreste anche voi che le cose stanno così per il bene di tutti, anche dei nostri cari inferiori”. Non Esiste Alternativa.

• Questo è il mondo in cui anno dopo anno gli Stati indebitati si ritirano, lasciando sempre di più chi è più povero o più debole a sé stesso; così gli Stati restano sì nominalmente nelle mani della volontà del popolo, ma solo dopo essere stati premurosamente evirati dai Mercati, resi dunque dei chiacchieroni innocui, che promettono, senza avere risorse per mantenere alcunché.
– Secondo gli Eloi tutto ciò è provvidenziale, perché se gli Stati non fossero stati resi prima degli eunuchi, chissà quali folli pretese leverebbero, nelle mani del voto plebeo. Non Esiste Alternativa.

• Questo è il mondo in cui l’allevamento delle nuove generazioni è delegato alle dinamiche della concorrenza illimitata e del consumo illimitato, nella sistematica coltivazione di un individualismo autoreferenziale, piccino, oscillante tra scetticismo ironico e nichilismo disperato. L’ispirazione morale di fondo è traducibile più o meno in: “Sei solo, resterai solo, creperai solo, se puoi spassatela, se non puoi sgomma, che ho da fare”.
– Secondo gli Eloi questa è semplicemente la natura umana rivelata a sé stessa, che finalmente può estrinsecarsi nel secolo della libertà. Non Esiste Alternativa.

• Questo è il mondo dove, nonostante l’odierno tasso di estinzione delle specie biologiche sia centinaia di volte superiore a un secolo fa, continuiamo gaiamente ad avvelenare il pianeta e a consumarlo in un frenetico falò, sbattendocene delle prossime generazioni, e francamente anche di noi stessi dopodomani.
– Secondo gli Eloi (che hanno una coscienza ecologica, eh) questo è spiacevole, ma inevitabile, giacché serve ad appagare i desideri del consumatore (l’ultima sovranità ancora riconosciuta); non ci si può fare nulla perché dobbiamo tassativamente produrre cianfrusaglie che passano in 24 ore dalla fabbrica alla discarica, oltre che gadget di lusso per abbienti annoiati. Non Esiste Alternativa.

Ecco, ora però il problema che qualcuno, forse perché inadeguatamente educato, potrebbe sollevare è che non sembra di essere proprio davanti al Governo Mondiale della Ragione. In effetti persone certo insufficientemente acculturate, e incapaci di discernere gli infiniti benefici che questa organizzazione del mondo ci riserva, potrebbero persino azzardare che questo è il più sistematico e caotico degrado che la storia registri.
Si potrebbe finanche esporre timidamente l’idea che gli Eloi, più che a una rappresentanza eletta della Ragione, somiglino piuttosto a una setta di fedeli, e che i loro sacerdoti deplorino la follia populista della plebe come un credente deplora la minaccia di una fede ostile, or ora apparsa all’orizzonte.

Ecco, è da tempo che ci ritroviamo su una diligenza che corre a rotta di collo giù da una collina verso un precipizio. Qui gli outsider, i Morlock aggrappati goffamente all’esterno, alle maniglie, ai predellini, ammassati sul tetto, vedono appropinquarsi il baratro, e gridano, e scalciano e si fanno prendere dal panico. Intanto gli insider, gli Eloi nell’abitacolo, continuano a lucidare gli ottoni, fare conversazione, e lamentarsi per la maleducazione dei Morlock.
Non so quanto tempo ci sia per frenare e cambiare radicalmente rotta. È sempre più difficile farlo e ci sarebbe davvero bisogno dell’aiuto di tutti, anche degli Eloi.

Ma qui, ogni giorno di più, chi non è d’aiuto è solo irritante zavorra.

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